In queste settimane di totale vuoto mi sono dato alla lettura di fumetti a sfondo fantascientifico, uno tra questi è Captain America: Dimensione Z, che consiglio vivamente anche agli appassionati della mera fantascienza.
Per qualcuno può sembrare strano accostare il patriottico Steve Rogers alla fantascienza, ma in realtà il capitano è molto avvezzo a ritrovarsi in situazioni di stampo Sci-Fi, basti pensare al fatto che Steve non è altro che il risultato di una sperimentazione scientifica mirata a migliorare i soldati sotto il profilo fisico.
Dimensione Z ha una forte componente Sci-fi e per alcuni momenti ho perfino dimenticato che si trattasse di un fumetto Marvel. Per chi l'avesse letto, le ambientazioni ricordano molto Black Science di Remender e Scalera, d'altronde è proprio Remender lo sceneggiatore di Dimensione Z.
Captain America si trova a fronteggiare una difficile scelta, ovvero quella di lasciarsi andare alla vita coniugale con Sharon, l'agente 13, che gli propone addirittura di convolare a nozze. Il tutto però passa radicalmente in secondo piano quando il capitano viene catturato grazie a una trappola da Arnim Zola, uno dei nemici storici di Captain America.
Steve sarà catapultato nella dimensione Z, una sorta di universo parallelo dominato da Zola.
Zola in effetti è il vero e proprio Dio della dimensione Z, infatti la maggior parte delle creature che popolano le mostruose lande circostanti al castello dello stesso Zola sono create da Arnim stesso.