venerdì 4 marzo 2016

Lo Chiamavano Jeeg Robot

Sono uscito da poche ore dal cinema, ma già sento il bisogno di imbrattare il web con le mie considerazione su Lo chiamavano Jeeg Robot.

Nelle scorse settimane se n'è parlato tanto, ma non ero riuscito a farmi un'idea di come potesse essere realmente questa pellicola. 
Il film è molto bello, lo è davvero, e  non lo dico solo per tutto quello che c'è intorno a questa produzione, lo dico perché in sala mi sono emozionato, mi sono innervosito, ho riso e per un attimo mi è anche scesa la lacrimuccia. Non è forse questo che deve fare un film? Emozionare?

Ebbene come ho detto molti hanno dovuto dire la loro sul film di Gabriele Mainetti e devo ammettere di averne sentite di tutti i colori. Devo purtroppo premettere che le peggiori cavolate le hanno sparate i miei simili, ovvero i wannabe. C'è gente che ha detto: "Perché chiamare il film Jeeg Robot se il film non parla di Jeeg Robot?!?" oppure "Eh mo dobbbbiamo fare le cose degli ammericani per poter portare i gggiovani al cinema!!!". La cosa più sconcertante è che il film non è affatto un'americanata, anzi, il film ha tutti gli stilemi del cinema autoriale italiano, ovviamente con tutte le eccezione del caso. 

La storia è molto semplice (forse qui scatta l'americanata, ma sono loro che hanno inventato istraordinari poteri cosmici (in un minuscolo spazio vitale... ah no? scusate.).
supereroi, Mainetti che ci può fare?): un tizio viene a contatto con un rifiuto chimico e miracolosamente ottiene
Fin qui tutto normale, tutto già visto, la realtà dei fatti però è ben diversa. Lo chiamavano Jeeg Robot non è un film sui supereroi qualsiasi, Lo Chiamavano Jeeg Robot è un film su un supereroe italiano, il ché è ben diverso. Nel film c'è la disoccupazione, c'è la periferia, c'è la fotografia di una paese, l'Italia, che è perfetta. Se un giorno faceste vedere questo film a un ragazzino nato nel 2050 dicendogli "oh guarda che 50 anni fa era così che andavano le cose" sarebbe una perfetta lezione di storia. Però no, sto film è n'americanata, non va visto, che schifo l'Italia. 

Le pecche ci sono, d'altronde quale film non ha un difetto? Qui il difetto è sicuramente il trucco. Ho odiato l'antagonista della vicenda dal momento in cui è entrato in gioco il trucco. Orribile è dire poco, però bisogna accontentarsi, è un inizio. Sì, perché molti sperano che questo film possa fare da pioniere, possa quindi far capire che in Italia si può fare anche questo tipo di cinema, il cinema di genere, insomma tutto quello che non ha fatto Il Ragazzo Invisibile di Salvadores. 

Il film è girato benissimo, gli attori sono stati perfetti, che vi serve più per andare al cinema? Che sia gratis? Se fossi ricco pagherei il biglietto a tutti per andare a vedere un film così, italiano, che merita davvero di essere visto. 

4 commenti:

  1. Mi piace questo entusiasmo e il mondo in cui hai parlato di queste produzioni troppo bistrattate :P Non l'ho ancora visto, ma lo farò di sicuro! ^_^

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    1. Ciao Glò!
      Sì te lo consiglio vivamente e ti ringrazio per aver notato il mio entusiasmo, è un film che mi sta a cuore!

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  2. Il problema di noi italiani principalmente di noi (eh si, mi ci metto anche io in mezzo) wannabee; nerd; jeek, fans oppure metti tu la definizione che preferisci è che rimpiangiamo il periodo d'oro del Cinema di genere italiano coi vari Bava; Freda; Margheriti, Fulci o perfino il Dario Argento dei bei tempi che furono. O perfino la i tempi della Rai che produceva cose come Spazio 1999 Però quando qualcuno oggi come oggi prova a resuscitare quel tipo di Cinema allora ecco che critichiamo con scuse del tipo: "Non è come negli anni 70s!": "Non è come lo farebbero gli americani!" e così via. Se ci fai caso abbiamo stroncato Eros Puglielli, abbiamo stroncato i vari tentativi di Zampaglione e di chiunque ci abbia provato a produrre qualcosa di diverso dalle solite commedie o dai soliti film "realisti". Gli unici che sono riusciti a trovare una loro dimensione grazie alle fiction di "Coliandro" sono i Manetti Bros. però anche loro hanno rischiato in continuazione. La cosa che mi fa rabbia è che in Francia o in Spagna invece sono riusciti a ricreare una loro tradizione di film di genere e a rinverdirla, perché noi non ne siamo capaci?

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    1. Ciao Nick! Innanzitutto ti ringrazio per la risposta articolata. Non posso che trovarmi d'accordo con te, purtroppo il nostro è un paese per vecchi, dove molto spesso il nuovo viene snobbato, non solo dalla popolazione media, ma anche dagli stessi critici, che preferiscono i "polpettoni" triti e ritriti piuttosto che una novità fresca e girata a dovere!
      Vero anche il discorso Francia e Spagna, anzi ti dirò, il cinema francese negli ultimi anni è un bel paio di spanne superiore a quello del bel paese, soprattutto per una maturità dello spettatore medio francese! (e sì, anche io lo preferisco a quello italiano).

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