mercoledì 30 marzo 2016

Amo i gestori telefonici.

Questo mese, ovvero marzo, è stato il più incasinato della mia vita. Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in un altro appartamento. Mio fratello ha avuto la brillante idea di cambiare gestore, ma col senno di poi è stata una pessima scelta! 
Il suddetto nuovo gestore ci ha messo praticamente quasi due mesi per attaccarci la nuova linea. Sorprendente? Purtroppo no, visto che girando sul web ho letto di esperienze simili alla mia, anzi, con mio sommo dispiacere ho scoperto che il gestore in questione non riesce mai a completare l'installazione in meno di un mese. 
Comunque, tutto questo per dirvi che oggi finalmente la linea è tornata e con essa la mia voglia di aprire gli occhi la mattina. Può sembrare un discorso terribile, ma devo rassegnarmi all'idea che ormai senza un pc munito di connessione le mie giornate diventano insostenibili, sono perfino finito nel circolo vizioso del televideo, pur di racimolare qualche informazione dal mondo. In compenso credo di non aver letto così tanto in tutta la mia vita. 

mercoledì 16 marzo 2016

Sci-Comics: Paperoga eroe dello spazio - Scienza Papera

Quante volte vi è capitato di comprare la prima uscita di un fumetto in edicola, magari di quelli allegati alla Gazzetta dello Sport, per poi ignorare completamente il resto delle uscite perché troppo care? Personalmente ho perso il conto, anche perché la cadenza settimanale diventa terribilmente insostenibile, soprattutto quando il prezzo si aggira intorno ai 10 euro. 
La storia di cui voglio parlarvi è contenuta appunto in fumetto uscito qualche settimana fa con il Corriere della Sera, ovvero Scienza Papera. La collana raccoglie storie ambientate a Paperopoli (o quasi) tutte riguardanti la scienza e la fantascienza, insomma non potevo proprio farmi scappare il primo numero, soprattutto perché il prezzo per accaparrarsi questo gioiellino è irrisorio (solo un euro).
Il primo numero della collana è dedicato alle esplorazioni spaziali, una vera chicca per ogni appassionato di fantascienza e Topolino. All'interno del primo volume, oltre a un ricco materiale redazionale, sono contenute le seguenti storie a fumetti:

  • Paperoga eroe dello spazio (testi: Roberto Gagnor disegni: Claudio Sciarrone)
  • Paperino e la penuria ferrosa (testi: Silvano Mezzavilla disegni: Giorgio Cavazzano)
  • Topolino e Pippo pionieri a Straluna (testi: Diego Fasano disegni: Giuseppe Della Santa)
  • Archimede e l'irresistibile policalamita (testi: Augusto Macchetto disegni: Danilo Barozzi)
  • Luna x 2: L'astroradio (testi Rudy Selvagnini disegni: Lorenzo Chiavini)

mercoledì 9 marzo 2016

Piccola rettifica!

Più che un post questo è uno stato di facebook. 


Mi sono reso conto nel corso di questa avventura con il blog che preferisco scrivere di fantascienza. Ci ho pensato più di una volta su e mi sono deciso a cambiare un po' l'andazzo, anche perché sono sotto i dieci post, il blog è da considerare ancora giovine, insomma i pianeti sono allineati. 
Tutto ciò per dirvi che ho deciso di cambiare l'URL e di conseguenza il nome al blog. Mi sono divertito tantissimo a parlare di wannabe, ma il tutto era nato per un flame con alcuni membri di un gruppo di fumetto su facebook. Il blog però non sembra la solita landa deserta che mi sono trovato a gestire negli anni scorsi, così ho pensato che magari potrei dedicarmici un po' di più, ma mi sembra stupido proseguire sulla linea del "i wannabe dovrebbero smetterla" e di iniziare a programmare la settimana, postare con regolarità, fare il blogger serio ecco. 
I post sui romanzi di fantascienza sono quelli di cui sono più orgoglioso, magari sono scritti malissimo, però mi sono divertito tantissimo a buttarli giù e vorrei proseguire su questa strada. 

venerdì 4 marzo 2016

Lo Chiamavano Jeeg Robot

Sono uscito da poche ore dal cinema, ma già sento il bisogno di imbrattare il web con le mie considerazione su Lo chiamavano Jeeg Robot.

Nelle scorse settimane se n'è parlato tanto, ma non ero riuscito a farmi un'idea di come potesse essere realmente questa pellicola. 
Il film è molto bello, lo è davvero, e  non lo dico solo per tutto quello che c'è intorno a questa produzione, lo dico perché in sala mi sono emozionato, mi sono innervosito, ho riso e per un attimo mi è anche scesa la lacrimuccia. Non è forse questo che deve fare un film? Emozionare?

Ebbene come ho detto molti hanno dovuto dire la loro sul film di Gabriele Mainetti e devo ammettere di averne sentite di tutti i colori. Devo purtroppo premettere che le peggiori cavolate le hanno sparate i miei simili, ovvero i wannabe. C'è gente che ha detto: "Perché chiamare il film Jeeg Robot se il film non parla di Jeeg Robot?!?" oppure "Eh mo dobbbbiamo fare le cose degli ammericani per poter portare i gggiovani al cinema!!!". La cosa più sconcertante è che il film non è affatto un'americanata, anzi, il film ha tutti gli stilemi del cinema autoriale italiano, ovviamente con tutte le eccezione del caso.