martedì 16 febbraio 2016

Heinlein - Fanteria dello spazio (1962)

Quando ho iniziato a leggere fantascienza, decisi che il modo migliore per approcciarsi ad un genere fosse partire dalle basi, mi gettai a capofitto quindi in tutti quei romanzi pubblicati nel dopoguerra. Andando a zonzo su internet e consultando anche La Storia Illustrata della Fantascienza, è saltato fuori che questo periodo è denominato epoca d'oro della fantascienza, un po' come la golden age dei fumetti americani insomma. Sì, io non sapevo neanche questo durante il liceo, ma come ho già detto altre volte sul blog: non leggevo parecchio prima dei diciassette.

Inutile dirvi che mi sono immediatamente innamorato della letteratura sci-fi, anzi devo praticamente la mia passione alla fantascienza scritta proprio agli anni 50'-60'. Tra la letteratura di quel tempo, Heinlein è uno degli autori che preferisco, anche se fino a ora mi sono limitato a leggere qualche romanzo rivolto ai ragazzi, tra cui Fanteria dello Spazio. Sebbene il romanzo sia in prima persona, una tecnica narrativa che non amo, Heinlein è riuscito a farmi amare ogni capitolo, riuscendo a ribaltare il mio pregiudizio. 
Il titolo potrebbe ingannare chi si approccia all'autore per la prima volta, infatti anche io, quando presi tra le mani la mia fantastica copia Urania per la prima volta, mi ritrovai piuttosto spiazzato. Mi aspettavo parecchia azione, combattimenti, campi di battaglia e chi più ne ha più ne metta, anche perché il primo capitolo è pieno zeppo di alieni e azioni militari! In realtà gran parte del romanzo è ambientata nell'accademia militare.



TRAMA

Juan Rico vive in un futuro non troppo lontano, in cui il mondo è stato pacificato e, dopo una devastante guerra mondiale, si è instaurato un governo aristocratico che vede la Terra far parte di una Federazione di pianeti. Figlio di un ricco industriale, il giovane Rico sceglie di non lavorare nell'azienda paterna, ma di arruolarsi volontario nella fanteria dello spazio. Dopo un periodo di addestramento, Juan viene inviato al fronte; qui dovrà affrontare i nemici alieni impegnati in un conflitto senza tregua contro la specie umana.

Juan Rico, il protagonista narrante, ci porta alla scoperta della fanteria spaziale, grazie all'azione sul campo certo, ma soprattutto attraverso la sua esperienza formativa di soldato. Il romanzo presenta una miriade di infodump (informazioni aggiunte dallo scrittore per facilitare la lettura in quanto lettore non potrebbe mai ricavare attraverso il testo). Se provate a googolare troverete una sfilza di articoli che vi spiegano come evitare questo “errore”, anche se in realtà non vedo cosa ci sia di male! Fanteria dello Spazio è classificabile come un romanzo di formazione e in quanto tale necessita di diversi infodump, se poi vogliamo andare a cercare il pelo nell'uovo, quasi tutti i romanzi fantasy e fantascientifici sono imbottiti da questo tipo di tecnica, anche perché è utilissima per poter descrivere un mondo che in fin dei conti non esiste. 

Quello che ho trovato veramente interessante dell'opera di Heinlein è il contesto sociopolitico. L'autore ci spiega come la democrazia abbia fallito e come al suo posto sia stata adottata una sorta di dittatura militare, anche se in sostanza di dittatura non si tratta. Il voto è accessibile solo ai militari che, secondo l'autore, sarebbero gli unici capaci di poter decidere questioni importanti, tutti i militari sono volontari, ergo mettono la loro vita tra il pericolo e il bene della comunità, mettendo in gioco un senso di responsabilità civile senza pari, il loro voto non può che andare a beneficio della comunità, questo sempre secondo Heinlein. Una teoria molto interessante, seppur non praticabile nella realtà.
Una grossa fetta di romanzo è dedicata alla spiegazione della tuta potenziata, l'incredibile attrezzatura tuttofare in dotazione all'esercito spaziale. Considerando che il romanzo è del 62, è impossibile non stupirsi davanti alla visionarietà di Heinlein.

Quando ho finito di leggere Fanteria dello Spazio, il primo paragone che mi è passato per la mente è stato con Full Metal Jacket, soprattutto per quanto riguarda la parte dell'addestramento. Il senso di appartenenza e il dovere civile che l'opera trasuda è davvero senza pari. Non sono mai stato un grande fan di storie di guerra, ma consiglio vivamente a chiunque di recuperare questo gioiellino, anche se credo che la maggior parte degli appassionati di fantascienza abbiano già approcciato Heinlein e questo romanzo.

Dal romanzo sono stati tratti anche tre film, ma se ci tenete ai vostri occhi, sconsiglio categoricamente la visione, nonostante ci sia un Neil Patrick Harris alle prime armi che fa tanta tenerezza! 

7 commenti:

  1. Heinlein non è certo uno dei miei autori preferiti, questo però non toglie che questo romanzo sia un classico della SF.

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    1. Ciao Nick, grazie per il commento!
      Esatto! Io probabilmente sono più affezionato a lui anche perché mio nonno lo amava, però effettivamente il suo attaccamento all'esercito (dovuto soprattutto alla sua carriera militare) non ha mai contribuito a farmelo amare più di tanto, però i suoi romanzi hanno per me un valore affettivo che esula dalla mera letteratura.

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  2. Tutte le grandi dittaturae sono nate dal fallimento delle democrazie che le hanno precedute, dall'impero romano al nazismo. Questo romanzo si direbbe molto più realistico di quanto non si creda, visto che in una democrazia fallimentare ci siamo dentro fino al collo...

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    1. Purtroppo sì, ma molti romanzi di Heinlein sono così, infatti l'ho sempre considerato un visionario. Ci ha visto lungo, anche se a lui interessava più mettere in buona luce l'esercito...

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  3. tre film, ma se ci tenete ai vostri occhi, sconsiglio categoricamente la visione
    troppo tardi :D
    Il primo lo trovai talmente carino da giocare al relativo videogame; il secondo film è una schifezza e il terzo non è un film :D

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    1. Ciao Michele! Non ero a conoscenza del videogame, è valido? magari lo provo!

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    2. È carino. Ci sono situazioni molto belle, ma anche altre tipiche di ogni fps, ovvero affrontare da soli un'orda di nemici, e nel caso di Starship Troopers non ha senso, come non lo ha nei videogames basati su Alien, cioè è lo xenomorfo che da solo fa fuori un'orda di umani, non il contrario :D

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